Nuova Zelanda – Milford Sound

Quando si visita la Nuova Zelanda si pensa sempre a meravigliosi paesaggi, dolci colline verdi, foreste, ghiacciai e tante, tante cascate.

Molti di questi luoghi stupiscono perché sono estremamente integri e talmente evocativi da venir selezionati come set cinematografici per dei film epici o fantasy.

Uno di questi luoghi è Milford Sound, un fiordo incantevole situato nell’angolo sud-ovest dell’isola del sud, all’interno del Fiordland National Park. Anche i suoi numeri sono epici: si estende per 15 km dal Mar di Tasmania verso l’entroterra, è circondato da rapidissime pareti rocciose, alcune delle quali raggiungono i 1200 metri e la vetta che è il simbolo del luogo, il Mitre Peak raggiunge i 1692 metri d’altezza! Si stima che sia anche il luogo in cui piove di più in tutta la Nuova Zelanda, oltre 6800 mm di pioggia in 182 giorni annui.

Per fare questa escursione si può partire sia da Queenstown che da Te Anau. La strada che si percorre è estremamente piacevole, si va letteralmente incontro alle catene montuose che, per buona parte dell’anno, sono ammantate di neve sulle cime. Il paesaggio quasi da subito diventa mistico, manca totalmente di insediamenti umani ma è ricco di overlook da fiaba indicati costantemente dai cartelli stradali. Uno dei punti più curiosi è il Mirror Lake, una zona ricca di pozze d’acqua stagnanti che riflettono perfettamente l’immagine delle montagne e che danno luogo a dei punti di vista inaspettati!!!

Il percorso sino al fiordo non è breve, son 2 ore d’auto da quando si entra dentro il Parco Nazionale ed occorre avere buone scorte d’acqua e cibo perché, soprattutto nelle stagioni più piovose e fredde il passo potrebbe non essere aperto e la possibilità di approvvigionarsi potrebbe essere sempre più remota! Man mano che si prosegue verso la costa il paesaggio diventa montuoso, ci si lascia alle spalle le vallate ricche di ruscelli d’acqua azzurri e si cominciano a notare le rocce e le tantissime cascate. Ci sono punti lungo il percorso talmente mozzafiato che valgono essi stessi la visita: dalle cime montuose sino alla strada nascono e si perdono innumerevoli cascate d’acqua, alcune altissime, altre tanto potenti da sembrare dei lunghissimi veli da sposa, altre ancora dai percorsi più inaspettati. Una volta arrivati al porto da cui partono poi le crociere per il fiordo la meraviglia non finisce, semplicemente si cambia mezzo di trasporto sino al mar di Tasmania.

Gli animali che abbiamo incontrato son diversi, dai pinguini ai leoni marini sino al più audace di tutti, il Kea, un grande pappagallo di montagna decisamente interessato al cibo dei turisti!

Dal viaggio di Marisa e Giuseppe – ottobre 2017